Al terzo giorno di campeggio, Niscemi si sveglia con tre attiviste e attivisti arrampicati su tre antenne, proprio vicino alla stazione MUOS.
Il campeggio, iniziato il 6 agosto, ha gia attirato decine e decine di persone provenienti da tutta Italia: da Milano a Caserta, da Bologna a Napoli. Ieri sera la notizia dei sette compagni e compagne arrampicati su tre antenne vicine al MUOS. Tra l’entusiasmo generale, è da subito partito un presidio al di là della rete più vicina a sostegno dei sette. Chi è su ha da subito chiarito che non hanno intenzione di scendere presto, nemmeno il 9 agosto, per il corteo. In effetti, i livelli di organizzazione del gruppo sono molto alti e dunque è possibile che riusciranno a resistere per giorni.
In segno di protesta contro i morti delle guerre, gli attivisti hanno addosso delle macchie rosse per ricordare le migliaia di morti in guerra. Un pensiero speciale naturalmente va alla Palestina, che da più di un mese è sotto attacco. E proprio con la Palestina nel cuore, gli attivisti hanno deciso di salire a tempo indeterminato sulle antenne NRTF per bloccare le comunicazioni militari della Marina statunitense in tutto il mondo.
Contro la militarizzazione del territorio, contro le guerre, per un uso della nostra terra consapevole e deciso dal popolo che lo abita, invitiamo tutte e tutti alla manifestazione del 9 agosto che partirà alle 15 dal presidio no muos di contrada Ulmo.