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27F ancora un NO alla BuonaScuola

Il 3 marzo verrà presentato in parlamento il decreto de “la Buona scuola” del governo Renzi. Privatizzazione, presidi sceriffi ed alternanza-scuola lavoro sono solo alcune delle parole d’ordine che la riforma Renzi-Giannini mette in campo per rivoluzionare il mondo dell’istruzione. Per questo il 27 febbraio, data nazionale di mobilitazione studentesca, gli studenti catanesi si sono mobilitati, ognuno davanti alla propria scuola, con striscioni, fumogeni e megafoni per manifestare ancora una volta il loro dissenso verso questa nuova riforma che pare non tener conto né degli studenti né dei docenti, ma inaridisce e sfrutta l’intero mondo dell’istruzione.

Come studenti non ci siamo fermati con le mobilitazioni del fantomatico autunno caldo ma continuiamo giornalmente a combattere per ottenere una scuola che sia realmente a misura di studente.

Koordinamento AutOrganizzato Studentesco

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Temporale? E le scuole vanno giù!

Riportiamo una nota del KAOS riguardo i danni causati dall’ondata di mal tempo di giovedì 22 gennaio e delle condizioni in cui versano alcuni istituti della città.
 

Nella giornata di giovedì abbiamo assistito ad un’ulteriore prova di come le scuole catanesi al primo temporale cadano letteralmente giù.

Finestre rotte, tetti scoperchiati, plessi interamente allagati, acqua piovana che raggiunge le prese elettriche sono solo alcuni esempi che rendono l’idea delle catastrofiche condizioni in cui versano le scuole a seguito di una forte pioggia invernale. Eppure non possiamo certo dire di essere sorpresi: centinaia di studenti e studentesse quest’anno sono scesi nelle piazze della nostra città con la rabbia di chi non intende sopportare l’ipocrisia della “buona scuola” di Renzi e con la determinazione di chi pretende risposte concrete. Mossi dalle nostre reali esigenze ci siamo organizzati, abbiamo affrontato l’indifferenza, il silenzio e talvolta l’arroganza delle autorità che, quando non hanno sminuito i problemi, si sono limitate a temporeggiare. Oggi, purtroppo, dopo una giornata di pioggia e tante promesse non mantenute, ci ritroviamo di nuovo a parlare di tetti che crollano e di tutte quelle problematiche strutturali che giornalmente mettono a rischio l’incolumità di chi frequenta le nostre scuole. Noi non abbiamo intenzione di abbassare la guardia e continueremo a informare su ciò che accade nelle strutture scolastiche, continueremo a monitorare e a farci sentire. Proprio su questo tema oggi il gruppo studentesco LPS – Liberi Pensieri Studenteschi al quale esprimiamo massima solidarietà, scende in piazza per difendere l’incolumità fisica di tutti gli studenti, urlando a gran voce “Le scuole crollano, ma gli studenti no!”

Kooordinamento AutOrganizzato Studentesco

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Presidio antifascista, sabato 24 gennaio

Domenica 18 gennaio, un gruppo di 50 fascisti di Casa Pound, provenienti anche da altre città vicine, aggerediscono 8 compagni davanti al CSA Dordoni di Cremona. E’ persino intervenuta la polizia che, caricando i compagni, ha permesso a più del gruppo di fascisti di andar via, indisturbati.

Durante l’aggressione, Emilio, un compagno del Dordoni, viene colpito e continua ad essere picchiato nonostante si trovi per terra, privo di sensi. Emilio è ancora in prognosi riservata e, dopo aver rischiato grosso, ieri si è risvegliato dal coma e sembra rispondere bene agli stimoli.

Emilio si è svegliato dal coma ed è vivo, ma ha rischiato grosso (e probabilmente perderà la vista da un occhio). Rimane a questo punto non solo la preoccupazione per le condizioni cliniche di un compagno, ma anche la rabbia. Come infatti spesso accade, fin da subito i mass media hanno cercato di costruire una narrazione distorta della realtà, descrivendo i fatti come “uno scontro tra curve ultras opposte” o “rissa tra bande”. Noi però sappiamo bene i fatti e riconosciamo che ciò che è successo a Cremona è un vero e proprio agguato, voluto e pensato, di mano fascista. La stessa Casa Pound che, già l’indomani dell’accaduto, ha cercato in tutti i modi di distorcere i fatti, addirittura ipotizzando che Emilio si fosse colpito da solo con un spranga che impugnava lui stesso.

Rabbia questa che non è rimasta isolata a Cremona ma che si è moltiplicata e divulgata in tantissime città italiane. Non si contano infatti i comunicati di solidarietà e moltissimi sono stati i presidi e i cortei organizzati in moltissime città.

Noi conosciamo bene le provocazioni fasciste e le libertà che certe realtà politiche di estrema destra provano a prendersi. Soprattuto, conosciamo molto bene quei “bravi ragazzi” che di giorno organizzano iniziative solidaristiche (rigorosamente per “italiani in difficoltà”) e la notte vanno in giro per la città, picchiando chi prima gli capita sotto mano.

Solidale e vicino al compagno Emilio e a tutti i compagni del CSA Dordoni di Cremona, il Koordinamento AutOrganizzato Studentesco indice un presidio solidale e antifascista davanti la Feltrilelli sabato 24 gennaio alle ore 17.00, in concomitanza alla manifestazione antifascista nazionale indetta dal CSO Dordoni a Cremona.

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Convinti dell’importanza dell’antifascismo e della necessità di riproporlo in ogni città, con ogni mezzo, siamo accanto ai compagni di Cremona e, ancora una volta, scendiamo in piazza per dire che siamo tutt* antifascist*!

Il fascismo non passerà, mai.

Nuova provocazione fascista nelle scuole

Riportiamo il comunicato del KAOS in merito alla nuova ondata di provocazioni che hanno colpito alcune scuole cittadine.

“Ancora una volta ci svegliamo con i muri delle nostre scuole imbrattati da scritte razziste e fasciste, firmate dall’associazione studentesca neofascista “Assalto Studentesco”, legata al Cervantes.

Non cadiamo in queste becere provocazioni e continuiamo il nostro lavoro, portando avanti un antifascismo che sia militante su tutti fronti, con la cultura e la controinformazione nelle nostre scuole e con la presenza costante in città.

Una delle varie scritte cita “Riprendiamoci tutto”, e vogliamo ricordare che chi quest’anno si è davvero ripreso tutto non ha avuto bisogno di scriverlo a caratteri cubitali sui mri di questa città, ma lo ha dimostrato coi fatti: manifestazioni, banchetti, autogestioni e occupazioni nelle scuole.

Invitiamo tutte le scuole a non abbassare la testa savanti a queste provocazioni,  ma a continuare a dichiararsi a gran voce antifasciste.

Fuori i fascisti da scuole e città!

Koordinamento AutoOrganizzato Studentesco”

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