Si apre, con l’arrivo di settembre, un nuovo anno di lotta per il Koordinamento AutOrganizzato Studentesco, un coordinamento che vede riunirsi al suo interno Collettivi di studenti medi ed universitari, e che pone le sua basi ideologiche e politiche su due pilastri: autorganizzazione ed antifascismo.
Quest’anno si prospetta, sin da adesso, un anno molto particolare per il macromondo dell’istruzione: se è vero che la “Buona Scuola” è ormai diventata legge, è anche vero che il malcontento che la prima ondata di assunzione dei docenti precari ha messo in campo crea inevitabilmente nuovi orizzonti alle nostre prospettive di lotta: anche stavolta pare evidente che le ondate di protesta che hanno accompagnato l’iter burocratico del DL Buona Scuola, tutti i torti non avevano a dire che la nuova riforma non tiene minimamente conto di quelle che sono le necessità di studenti e docenti.
La stessa scia di disinteresse segna quello che è il tavolo di discussione su “la buona università”, che mette in campo un’ulteriore impoverimento dell’insegnamento accademico, surclassando ancora il ruolo dei ricercatori, e legando con un filo ancora più stretto il mondo dell’università e quello del lavoro, ponendo sin da subito lo studente in un’ottica lavorativa, imprigionando i saperi che giornalmente facciamo nostri in una gabbia di profitto e sfruttamento, spesso e volentieri slegata totalmente da quel fantomatico lavoro che “vorremo fare da grandi”, privando lo studente della libertà di fruizione delle proprie conoscenze.
Sta a noi, studenti di oggi, dare una risposta forte e chiara a chi, seduto sulle belle poltrone di velluto rosso, sposta fondi e docenti come fossero pedine in giro per l’Italia.
Siamo più volte scesi in piazza dietro striscioni che citavano “La buona scuola siamo NOI”. Ebbene, questo sembra essere sempre più vero, giorno dopo giorno.
Siamo noi quando giornalmente viviamo i nostri spazi all’interno di scuole ed università, autogestendoli. Siamo noi quando ci auto organizziamo per sopperire a tutte quelle mancanze che ogni studente ogni giorno percepisce e che non fanno altro che diminuire la fantomatica “offerta formativa” di cui tanto si parla.
Siamo noi quando decidiamo di uscire fuori dalle mura scolastiche, e ci rendiamo conto che le grandi mancanze che ogni giorno viviamo sulle nostre spalle, non sono altro che le mancanze di un singolo “settore” della società. Ci rendiamo conto che noi, studenti le cui scuole crollano, non siamo tanto distanti da un abitante di un quartiere popolare, costretto a vivere in una dimensione in cui mancano servizi, parchi giochi per bambini, semplici spazi di socialità, né tanto meno lo siamo da una famiglia sotto sfratto, che ogni giorno resiste per poter rimanere a casa propria.
Da qui l’idea di inserire la prima Assemblea di Koordinamento all’interno dell’iniziativa del Centro Sociale Liotru “Tuttu u munnu è quatteri”, una cinque giorni di lotta in quartiere.
In un primo momento verranno portate avanti delle iniziative di lotta in tutte le scuole e le università del quartiere: troviamo infatti assurdo vivere la realtà scolastica come una cosa avulsa ed alienata dal quartiere in cui è collocata, quando invece dovremmo molto di più sentirci parte di quella che è la realtà sociale dell’Antico Corso.
E così poniamo l’accento sull’istruzione, e su come anche le scuole e le università percepiscano l’abbandono e la mancanza di servizi in quartiere.
Torneremo poi al Centro Sociale Liotru per la prima assemblea dell’anno del Koordinamento, dove discuteremo, a fronte delle due assemblee nazionali di studenti medi ed universitari, le prospettive di lotta dell’autunno che si prospetta davanti a noi.
Partecipa, autorganizzati, lotta!
Koordinamento AutOrganizzato Studentesco KAOS, il coordinamento dei Collettivi