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Contestiamo i tagli del regime tecnocratico, il degrado comunale e l’ afa estiva!

Prima o poi i nodi vengono al pettine.
Immersi nella crisi ci ritroviamo governati da “tecnici” che nessuno ha scelto e che hanno a cuore solo non far fallire l’ Europa.
Per questi signori “salvare” l’ Italia vuol dire evitare che grossi azionisti e banche
(coloro che la crisi l’hanno causata) non investano il loro denaro qui.
Come? Ovviamente tagliando sui cittadini italiani verso i quali non hanno nessun
impegno, svendendo l’ Italia e gli italiani, trasformandoci in un paese dai
licenziamenti facili e dagli sgravi fiscali, così che grosse imprese siano invogliate a investire qui.
In poche parole: si sacrificano le vite di noi tutti per far quadrare conti di altri.


A Catania la crisi si sente, eccome!
Ogni giorno c’è chi perde il lavoro, un giovane su due è disoccupato e gli affitti per
la casa restano troppo alti.
Pochi i servizi offerti e pure scadenti.
Il Comune, nonostante Raffaele Stancanelli faccia la pagliacciata di ascoltare i
cittadini su facebook, è sempre più distante dalla gente, dai problemi reali.
Incapacità di gestione delle risorse, soldi sprecati in affitti pagati alle solite famiglie “che contano”, fondo cassa pari a zero, questa è la realtà.
Sfruttati, presi in giro ed inascoltati, non ci lasciano nemmeno il piacere di un bagno!
Chiuso il solarium di piazza Europa, già stuprata dalla speculazione edilizia, e “chiuse” le spiagge libere.
Semplice la vicenda: il Comune non paga e la ditta rinuncia alla gestione delle
spiagge.
Per tutti questi motivi abbiamo organizzato un banchetto nella spiaggia di S. Giovanni Li Cuti, perchè le risposte non le aspettiamo più da
questi signori, le risposte dobbiamo imparare a darcele da soli, organizzandoci e imparando a gestire spazi comuni, chiedendo ciò che ci spetta fino ad ottenerlo.

Non può fermarci l’afa estiva!

I buoni non vanno mai in vacanza.

Sgombero del Palazzo Bernini – Comunicato stampa

Martedì 17 luglio, dalle 7 del mattino, è iniziata l’operazione di sgombero dei 150 abitanti del Palazzo Bernini e relativa chiusura dell’immobile. Ad oggi non esiste ancora una soluzione abitativa alternativa proposta agli abitanti che dunque nei prossimi giorni non avranno più una casa.

Intendiamo opporci all’inefficienza del Comune, al malcelato razzismo del quartiere, alla disumanità dell’operazione, rifiutando ogni tentativo di mistificazione ai danni dei più deboli. Ci schieriamo al loro fianco, denunciando i tentativi più squallidi e biechi di cavalcare l’ignoranza e il razzismo per scopi puramente elettorali.

Per questi motivi intendiamo presidiare ad oltranza il Palazzo Bernini e chiediamo un incontro formale al Prefetto di Catania per elaborare una soluzione adeguata. Non tollereremo più l’incompetenza, il rimpallo delle responsabilità e il menefreghismo portati finora avanti da tutte le istituzioni catanesi.

Indiciamo una CONFERENZA STAMPA mercoledì 18 luglio alle ore 10:30 presso il Palazzo Bernini (via G.L. Bernini).

Collettivo Aleph, Officina Rebelde, Rete Antirazzista Catanese, Arci, Rifondazione Comunista, Giovani Comunisti, Movimento Studentesco Catanese, Collettivo di Lettere e Filosofia.