Quando lotti, con ogni mezzo, per un mondo diverso che sappia di giustizia sociale, lo sai che una delle cose con cui devi fare i conti sono le forze dell’ordine, le questure, i tribunali. E questo accade non certo perché lo vuoi o te lo vai a cercare, ma semplicemente perché i poteri che ci impongono ogni giorno devastazione del territorio, sfruttamento, precarietà e povertà si difendono così.
La repressione, in qualsiasi forma arrivi, mal si tollera. Sempre. Sgomberi, perquisizioni, fogli di via, domiciliari, obbligo di firma, arresti. E questa ultima settimana è stata particolarmente intensa per le lotte sociali di molte città italiane. Sgomberi a Milano, Torino, Pisa, Bologna e gli arresti di due giorni fa per quattro persone, accusate di concorso in devastazione durante la manifestazione antifascista di Cremona del 24 gennaio scorso. Naturalmente siamo solidali con tutte le occupazioni sgomberate, con tutti e quattro gli arrestati di due giorni fa, perché la solidarietà è decisamente una delle armi più potenti che abbiamo. Un pensiero particolare però lo rivolgiamo a Gianmarco, un compagno che abbiamo conosciuto in momenti diversi, condividendo piazze, presidi e assemblee.
Siamo a vicini a Gianmarco, privato della libertà perché dichiaratamente contro un’organizzazione, Casa Pound, sessista, razzista, omofoba e violenta, talmente tanto da picchiare un uomo fino a mandarlo in coma, come nel caso di Emilio. Siamo solidali e complici di Gianmarco perché, come lui, siamo antifascisti e siamo convinti che la lotta contro tutti i tipi di fascismi vada portata avanti con ogni mezzo possibile, in ogni territorio.
La libertà di Gianmarco è la libertà di tutti noi, senza dubbio.
Siamo certi che presto torneremo a condividere molte altre piazze, presidi e assemblee con Gianmarco, perché l’antifascismo non si arresta e le sbarre che adesso lo rinchiudono presto si apriranno.
Gianmarco libero!
Tutt* liber*!
Per chi volesse solidarizzare attivamente con Gianmarco sabato, h 17.00, Piazza Bologni (Palermo), corteo cittadino.
Per scrivergli: GIANMARCO CODRARO, Casa Circondariale Pagliarelli, Piazza Pietro Cerulli n.1– 90129 PALERMO