Il buongiorno si vede dal mattino, soprattutto se ricevi una telefonata dalla digos della città in cui vivi. A pochi giorni dall’inizio del secondo campeggio estivo No MUOS, 29 compagne e compagni di Palermo, Caltagirone e Catania sono stati contattati per vedersi notificati dei divieti di dimora a Niscemi perché “soggetti pericolosi” per il periodo del campeggio No MUOS in Sughereta, dal 6 al 12 agosto.
Il nostro collettivo è ben abituato alla repressione della lotta No MUOS: tante le denunce ricevute in poco più di un anno. Dai provvedimenti amministrativi per i blocchi stradali, che prevedono salatissime multe, a denunce di resistenza, aggressione e violenza a pubblici ufficiali, per non parlare di quelle riguardanti le numerose invasioni di base che, senza paura, il movimento ha fatto nel corso della sua storia e dell’ opposizione alle mega antenne. Stamane è stato raggiunto un nuovo picco di repressione. A delle compagne sono arrivati dei divieti di dimora a Niscemi, perché considerate “soggetti pericolosi”.
Sappiamo bene a che gioco sta giocando la Procura. Prima delle grandi manifestazioni che hanno riempito la Sughereta di Niscemi, sono sempre partite delle campagne atte a voler screditare e dividere il movimento: il 30 marzo 2013, il 9 agosto 2013, il 28 settembre 2013… tutte date in cui erano previsti gli arrivi dei black block svizzeri, francesi, persino greci. Montature appositamente costruite, finte sassaiole e sequestri di “materiale pericoloso dal presidio”, cioè attrezzi da lavoro.
Oggi, alle porte del campeggio No MUOS dal 6 al 12 agosto, in vista della manifestazione del 9 agosto, un nuovo picco di repressione, un nuovo tentativo di smontare l’entusiasmo generale: 29 divieti di dimora notificati per quei giorni.
Rispediamo al mittente tutte queste scartoffie. Ci dispiace, ma fra noi non esistono “buoni e cattivi”, “soggetti pericolosi e soggetti affidabili”. Abbiamo bloccato le strade della sughereta insieme alle Mamme No MUOS, abbiamo invaso la base in massa l’anno scorso, abbiamo tagliato le reti e fatto i pic-nic dentro la base insieme a famiglie, abbiamo rotto gli assurdi divieti delle manifestazioni in migliaia l’uno marzo scorso.
Rispediamo al mittente il tentativo di fermare la partecipazione alle prossime iniziative del movimento, già calendarizzate da tempo. Forse non lo hanno ancora capito, ma ogni tentativo di repressione ci rende solo più forti, ogni tentativo di criminalizzazione ha avuto come conseguenze delle grandi azioni di lotta, condivise e partecipate, senza paura.
Rilanciamo con forza la manifestazione del 9 agosto, invitando tutte e tutti a partecipare anche al campeggio in presidio.
La repressione non vincerà, i nostri compagni non sono soli.
Ci vediamo in campeggio e il nove agosto… con o senza divieti.
La carta è solo carta, la carta brucerà!