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La lotta al Muos supera i confini.

Che il Movimento NoMuos abbia fatto dei grossi passi avanti grazie all’apporto di tutti é risaputo, questo peró non puó bastarci.

Estendere le lotte locali a livello internazionale é la nostra sfida in questo mondo globalizzato e cosí la lotta al Muos supera i confini.

I tre incontri in Portogallo con gli attivisti NoMuos proveranno a fare proprio questo, abbattere confini e frontiere fisici e mentali, estendere e condividere lotte tanto locali quanto globali.

Daltronde si sa, le reti si tagliano, i confini si oltrepassano.

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25Aprile di lotta in Portogallo

E’ una giornata di festa qui in Portogallo, tanto per la memoria della fine del regime fascista quanto per la consapevolezza di una resistenza ancora dovuta e voluta al regime finanziario che, sotto il nome di Troika, opprime le vite di chi non arriva più a fine mese o si ritrova senza un tetto.

E’ in questa giornata di festa che i Movimenti hanno deciso di “liberare” due edifici abbandonati, occupandoli e riempiendoli, di socialità e cultura resistenti.

La prima occupazione è avvenuta a Porto, nella mattinata, a conclusione del corteo è stata rioccupata la “Escola da Fontinha”.

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La seconda avviene già nella mattinata, ma è solo alla grande manifestazione del pomeriggio che viene pubblicizzata, ed è l’ex “Ministèrio da Educação e Cultura”.

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Non è un caso che si sia scelto il Ministèrio, questo è, infatti, simbolo della speculazione e del degrado al tempo stesso: palazzo storico di valore inestimabile, lasciato al degrado e che pare sia da poco passato in mano a qualche banca.

Primo obiettivo dell’ occupazione è infatti far pronunciare assessori e ministri sul passato, presente e futuro dello stabile, ma non è solo questo.

Nel programma già online fino al primo di Maggio si conta di creare una mobilitazione e una consapevolezza maggiore sulle potenzialità che edifici occupati possono avere in una città come Lisbona.

Insomma, staremo a vedere come in questi giorni si evolveranno le cose, un primo passo è stato fatto e questo è fondamentale perchè “Quello che non appartiene alla lotta è restare paralizzati dalla paura.”

 

La nostra lotta è internazionale, e come tale va vissuta.

Qui il link del blog per seguire l’occupazione del Ministèrio:

http://todasaoministerio.blogspot.pt/p/inicio.html

Turi e Nico liberi SUBITO!

 

…abbiamo deciso di entrare in base, perché era ora di fare il passo successivo, perché comunque hanno sfondato il blocco, perché comunque ci siamo resi conto che dovevamo lanciare un messaggio forte. Quindi quello che abbiamo fatto è entrare in base. Ci siamo arrampicati inizialmente tutti insieme sull’antenna più potente

 

Noi le conosciamo bene le persone che ieri erano su quelle antenne: conosciamo i sorrisi di Simona e la sua estrosità, la disponibilità e la gentilezza di Desi; conosciamo Nico che da mesi si è stabilito al presidio e che ne è diventato una parte fondamentale e anche Turi, incontrato in Val Susa qualche tempo fa e accolto a braccia aperte al presidio. Da mesi percorriamo lo stesso cammino di resistenza e lotta, condivisione e sogni. Su quelle antenne c’eravamo tutte e tutti, a dimostrazione del fatto che questa base, in un modo o in un altro, verrà smantellata. Adesso le accuse sono di occupazione di zona militare, danneggiamento, resistenza e lesione a pubblico ufficiale e Nico e Turi sono in carcere, in attesa dell’udienza di domattina che confermerà o meno il loro stato di fermo.

I livelli di repressione sono sempre più alti e possono apparire anche insostenibili. Questo però è un movimento forte e lo ha dimostrato meno di un mese fa, arrivando in 10.000 alle porte della base. Abbiamo iniziato ieri a riprenderci, fisicamente, quel pezzo di sughereta che ci hanno strappato. Piano piano, arriveremo a riprendercela tutta.

Il nostro saluto va a questi quattro meravigliosi compagni che hanno portato le bandiere del movimento così in alto. La nostra massima solidarietà a Nico e Turi ingiustamente in cella: non eravate soli su quelle antenne e non vi lasceremo da soli ora.

 

Cospirare vuol dire respirare insieme! Liberi tutti subito!

 

Ora e sempre NO MUOS!

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19 Aprile a Catania: spazi e reddito per tutt*!

Oggi, in occasione della giornata nazionale di mobilitazione per il reddito garantito, insieme al Collettivo Lettere e Filosofia e Collettivo Scienze Politiche e ad altri compagni, abbiamo portato avanti un volantinaggio itinerante per la città, in luoghi che per noi sono dei simboli: lo studentato chiuso “Toscano Scuderi” di Via Etnea, l’ufficio del lavoro in via Giannetta, le fosse di Corso dei Martiri e i dipartimenti di Scienze Politiche e Lettere e Filosofia.

Luoghi e spazi che rappresentano per noi  le sconfitte di un sistema e di una città che non riesce a garantire il diritto all’abitare di cittadine e cittadini, di un Ateneo che ha dimenticato il diritto allo studio e continua a lasciare chiusi i suoi studentati, di uffici e burocrati che si nascondono dietro false promesse ma riescono solo prendere tempo su tempo con corsi di formazione… ma il lavoro non arriva. E’ necessario ripartire proprio da questi luoghi, ribaltandone i significati e creare alternative.

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Stare dentro la città, a contatto con i suoi problemi e le sue contraddizioni è sempre un piacere. Di lavoro da fare ce n’è tanto, il nostro percorso per costruire dal basso il “bene comune” continua al di fuori di partiti e sindacati…

Non ci stanchiamo di organizzare la rabbia, partendo dall’ autorganizzazione e dalla riappropriazione.

Collettivo Aleph

Collettivo Lettere e Filosofia

Collettivo Scienze Politiche

 

ps. I l Collettivo Aleph ringrazia di cuore i carabinieri che, sempre con tanta premura, ci ricordano come nella nostra città fare persino un volantinaggio è un “atto sovversivo”