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Banditi e fuorilegge contro il Muos

Breve riflessione sulla contemporaneità del banditismo a cura di un compagno che sul tema qualcosina la sa.

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Le ultime misure repressive contro gli attivisti no muos hanno fatto tornare la lancetta della storia indietro di molti secoli. I fogli di via emessi in questi mesi vanno contro qualsiasi logica di libero movimento e libero dissenso degli individui. Gli attivisti che lottano per preservare la propria terra dal MUOStro si scontrano con l’arroganza della potenza americana e con l’assoluto servilismo del governo italiano. Chi si oppone viene visto come un nemico, come un pericoloso terrorista da allontanare dalla propria terra, da bandire.
E’ proprio la logica del bando, pratica istituita nel medioevo, che torna pesantemente in voga.
Chi era colpito dal bando doveva essere espulso dalla città o dal territorio e privato di qualsiasi garanzia e diritto. L’esclusione dalla società serviva per stabilire una situazione di calma creando i presupposti per la pace. Il bandito era un nemico interno da scacciare a tutti i costi dalla propria comunità.
Oggi per lo Stato italiano il bandito è colui che lotta per i propri diritti e in quanto bandito deve essere allontanato. Ci vogliono banditi?…ci avranno banditi e ribelli. Si, saremo dei banditi ben visti dalla società, proprio come ipotizzava Hobsbawm. Saremo dei banditi sociali, dei fuorilegge che, nonostante l’ostracismo decretato dalla autorità politiche, godremo di un consenso sociale che ci porrà, in un certo senso, in sintonia con le regole morali e consuetudinarie del contesto sociale. Diventeremo un’immagine suggestiva di colui che lotta per la propria comunità, non dei criminali, ma dei fuorilegge! Si, dei fuorilegge che infraggono leggi figlie dell’ignoranza e del più becero oscurantismo.
Contro le vostre leggi, contro i vostri fogli di via…sempre più banditi, sempre più ribelli, sempre più No Muos.

Writer – Appello all’ auto-organizzazione.

Cento uomini mobilitati, 30 perquisizioni domiciliari e 23 persone denunciate a Pavia, la settimana scorsa a Milano l’accusa per 3 ragazzi di “associazione a delinquere”.
È il modus operandi tipico delle operazioni di contrasto alla grande criminalità ma la realtà è ben diversa.
Quelli sotto attacco sono writer! Eccoli i criminali di questa società in crisi.
 
Tassi di disoccupazione giovanile alle stelle, famiglie che non riescono più a pagare gli affitti e finiscono per strada, licenziamenti quotidiani, scuole ed università ormai con servizi indescrivibili, banche che speculano sulle nostre vite, ma questa è robetta, il pericolo sono i writer.
Sappiamo che non è semplice per tutti capire come l’arte non si possa confinare in un foglio A4, di come nasca libera, di come abbiamo dimenticato la differenza tra “sentire” e “controllare”, ma su un altro piano vogliamo dire due parole.
Di fronte alla Mafia che siede in Parlamento vogliono farci credere che i problemi primari siano lavavetri, parcheggiatori abusivi o addirittura chi (condiviso o meno) esprime la propria arte.
 
Questo tentativo dobbiamo respingerlo con forza, non dobbiamo perdere la percezione di chi sono i responsabili di questa crisi economica, sociale, politica.
Per questo esprimiamo la massima solidaritarietà a tutti gli artisti incriminati, ma questo non basta.
 
Lanciamo un appello al Mondo dell’ hip-hop, un appello di auto-organizzazione.

Per troppo tempo ci si è “fatti la guerra” per stupide storie, adesso sotto attacco è tutto un modo di esprimersi che vogliono distruggere; solo l’organizzazione, la solidarietà diffusa può respingere le accuse.

Siamo tutti writer, siamo tutti criminali, organizziamo una degna risposta a questo Stato infame.

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Questo Maggio riprendiamoci gli spazi sociali!

Mai come oggi la necessità di spazi sociali a Catania è così forte.

Le piazze vengono smantellate per essere cementificate e regalate a imprese private, per diventare cartelloni pubblicitari. Oppure sono totalmente abbandonate al degrado.

Nel centro storico della città non ci sono più luoghi “liberi” e “gratuiti” nei quali ascoltare musica, assistere ad eventi culturali, scambiare idee e progetti o più semplicemente passare del tempo in modo qualitativamente accettabile.

Noi crediamo in quella socialità vera, senza filtri, senza interessi, che porta alla costruzione di comunità solide, solidali e attive. Noi crediamo che i vuoti di una città debbano essere riempiti di esperienze di condivisione di spazi, bisogni e ideali. Pensiamo che contro il degrado in continuo aumento di una città come Catania, la risposta non può arrivare dalle amministrazioni, bensì da uno sforzo collettivo, che parta dal coraggio dei singoli di mettersi in gioco.

La tua vita puoi cambiare solo se sei disposto a partecipare!

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DOMENICA 19 MAGGIO

 

 

 

ORE 10:30 – PULIZIA E RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA ASMUNDO (ci trasformeremo in giardinieri per pulire e sistemare lo spazio verde con nuove piante e fiori. Porta con te forbici, guanti e sacchi!)

ORE 16:30 – ANIMAZIONE E GIOCHI PER BAMBINI (tanti giochi tradizionali da fare in piazza per passare un pomeriggio in allegria e compagnia)

La repressione continua, ma non possono fermarci! – Max e Carmelo liberi!

Ieri mattina si è svolta l’udienza sulla convalida degli arresti di Max e Carmelo, ingiustamente costretti ai domiciliari l’8 maggio scorso dalle nostre simpaticissime forze dell’ordine.
Ad aspettarli all’uscita dal tribunale i compagni che dalla mattina si erano riuniti in sit-in davanti al tribunale in attesa di riabbracciarli.
Solo nel pomeriggio, però, il G.I.P si è espresso a favore della convalida ma senza misure cautelari.
Quindi i nostri ragazzi sono liberi.
Nonostante la convalida quello che ci importa è di riaverli con noi, e in fondo lo sapevamo già ; i malsani tentativi, da parte della sbirraglia e dei vari media, di imputridire il movimento o di volerlo dividere non sono serviti a niente.

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Purtroppo però l’eccellente lavoro repressivo (oltre che palesemente violento) non ha inciso solo sulla libertà dei nostri due attivisti, infatti, proprio ieri molti altri compagni hanno subito perquisizioni e hanno ricevuto diverse notifiche per “blocchi stradali”, oltre che innumerevoli altre intimidazioni.
Mentre, nella sede del Tribunale amministrativo per la Sicilia, i giudici rimandano tutto a giugno, quando verranno resi noti i risultati delle analisi della commissione dell’Istituto superiore di Sanità, chiamata a pronunciarsi sulla pericolosià per la salute del Muos, prevista per il 31 maggio, si continua a lottare.
Ricapitolando: perquisizioni, identificazioni, umiliazioni, fogli di via, denunce, arresti domiciliari, ecco cosa continua ad accadere a Niscemi.
Se il loro dogma è “forti con i deboli, deboli coi forti”, stiano pur certi che noi non molliamo.

 

Se credono di farci paura, di intimorirci o se pensano che la loro repressione possa farci cedere anche di un solo passo, siatene certo, si sbagliano.

Domani, piú forti di prima, nuovi blocchi!

Sempre e per sempre dalla stessa parte ci troverete, fuori e dentro la base!
Resistenti fino alla fine, fino alla vittoria.