Nel pomeriggio di ieri, 28 settembre, un enorme serpentone di gente ha attraversato la città di Palermo. Nonostante i tentativi di ostacolare la partecipazione alla manifestazione nazionale nomuos, passando dal paventato arrivo di “black block” da mezza Europa fino ad arrivare alla chiamata in questura avventua il giorno prima della manifestazione di molti militanti nomuos di Niscemi, in diecimila abbiamo invaso la città. Siamo arrivati alla sede della Regione convinti di volerci riprendere le compagni e i compagni che il giorno prima avevano occupato la Sala d’Ercole e ce l’abbiamo fatta. Siamo arrivati a Palermo convinti di voler cacciare Crocetta dai suoi palazzi, e lo abbiamo costretto ad un esilio fuori dalla città.
Con questa manifestaizone il movimento ha pienamente espresso la sua volontà di non voler più interloquire con le istituzioni, i cui palazzi possono essere violati e posti sotto assedio da un popolo che tenta di determinare la sua volontà, senza se e senza ma. La lotta è ancora lunga e di certo ci aspetterà un autunno caldo e lungo. Oggi esprimiamo la nostra soddisfazione per come è andata a Palermo, ben felici di aver dimostrato, ancora una volta, che “Si parte e si torna insieme” per il movimento nomuos non è solo uno slogan.