Il 3 marzo verrà presentato in parlamento il decreto de “la Buona scuola” del governo Renzi. Privatizzazione, presidi sceriffi ed alternanza-scuola lavoro sono solo alcune delle parole d’ordine che la riforma Renzi-Giannini mette in campo per rivoluzionare il mondo dell’istruzione. Per questo il 27 febbraio, data nazionale di mobilitazione studentesca, gli studenti catanesi si sono mobilitati, ognuno davanti alla propria scuola, con striscioni, fumogeni e megafoni per manifestare ancora una volta il loro dissenso verso questa nuova riforma che pare non tener conto né degli studenti né dei docenti, ma inaridisce e sfrutta l’intero mondo dell’istruzione.
Come studenti non ci siamo fermati con le mobilitazioni del fantomatico autunno caldo ma continuiamo giornalmente a combattere per ottenere una scuola che sia realmente a misura di studente.
Koordinamento AutOrganizzato Studentesco